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Quanto riteniamo da seppellire con colate laviche nell' oblio

14/02/09

Vigili, sempre LORO


Scena.
Notte fonda, nevica, auto in mezzo alla strada, musi immersi nella neve, ruote che slittano, catene che non tengono, si scivola anche andando a piedi, qualche suv carico di femmine nordiche sfrutta le funzioni 4x4 e le altre f per superare la salita a spinta, noi siamo in difficoltà, dopo aver più volte tentato di montare l'unica catena, bagnati, rabbrividenti e sconsolati, finiamo col prendere la drastica decisione di abbandonare la macchina, spinta sul ciglio della strada e ricoperta di biglietti con telefono e motivi, e raggiungere altrimenti il ricovero notturno, beccandoci una bronchite e rischiando di congelare mani e piedi (blu, a spilli, poi rossi a chiazze bianche e brucianti).

Conseguenza
L'indomani troviamo tutti la multa

Commenti
Scontati (allego foto per evidenziare che l'auto non creava disturbo).
Mi chiedo il senso di questi vigili, acuti commercianti pronti a infinocchiare con pesanti fregature i clienti sprovveduti.
Ma quale divisa, ma quale dovere.
E' una categoria che davvero mi da sui nervi.

Ma dov'erano, quando avevamo bisogno di qualcuno che ci aiutasse.

01/02/09

Ravenna - biglietto cumulativo Opera di religione della Diocesi

8 euro e 50 per visitare San Vitale, Galla Placidia, Sant'Apollinare, Duomo e museo arcivescovile.

Se 2 mete su 5 son chiuse, non dovrebbe costare con proporzione simbolica, 6?

Riguardo le altre: niente luci, tutto buio, pochissime informazioni scritte, allontanate i mercanti dal tempio, ma le chiese sempre munite di negozio dei ricordi, un piccione morto nel giardino di Sant'Apollinare.

Mah.
La solita coerenza.

30/11/08

Minali

Povera gialla.

Che è stata aggiustata, anni fa, tenuta 9 settimane in dima e sistemata senza perizia, proprio tirata assieme,

Che dire.
Ti rivolgi a chi pensi valga la fiducia, ti lasci consigliare, sei pure raccomandata.
Questo fa la scena di chi sa, da garanzie di una qualità che non è stata riscontrata poi da alcun collega, accampa scuse quando fai notare funzionali ed estetiche evidenti pecche, paghi 14 mila euro e porti a casa una gran macchina trasformata per sempre in un catorcio.

Mi ha solo preso per il naso; ogni volta che gli passo davanti, gli rivolgo un pensiero.
Meno male che ha fatto il carrozziere e non il medico.

21/09/08

Ai Gelsi di Parma

Ve ne racconto il mio vissuto.

Ho preso accordi per un long stay: sempre la stessa camera, frigo, niente colazione 3 notti la settimana fino a marzo 2009.
Ho proposto una tariffa, nemmeno troppo competitiva rispetto all'ambiente e al servizio. Era stata accettatta.

Mi è capitato in ordine di tempo:
- che lasciassero morire i fiori inviatimi dal mio FidanzatoLontano, perchè "non hanno rifatto la stanza"
- che negassero il phon, "distrutto dall'ospite precedente"
- che mi facessero una piazzata (degna solo di una madre a una figlia minorenne), in occasione di un mio arrivo alle 10 di sera, benchè la medesima padrona di casa avesse dichiarato il checkin non soggetto a condizioni di orario "arrivi pure all'ora che vuole, tanto non esco"
- che mi cambiassero camera
- che fornissero di televisore in bianco e nero, talmente malridotto da trasmettere le sole stazioni locali e solo a strisce e solo in tonalità scure di viola
- che eliminassero il frigo dalla rifornitura della camera
- che non pulissero il vialetto da una serie incredibile di reperti fecali canini (a fronte di giardino curato, con pure etichette davanti ai fiori, ho più volte inciampato in palle di cacca gessosa, disposta quasi ad arte davanti all'ingresso di casa)
- che non sostituissero il phon a distanza di settimane (probabilmente si tratta di punizioni all'intero parco degli ospiti)
- che dichiarassero di aver accettato frettolosamente la tariffa proposta e di non poterla sostenere (ridicolo, ridicolo! e gli accordi verbali? funziona anche per il meccanismo di prenotazione, ugualmente soggetto a alterazioni astrali e negato quanto i vari contratti intercorsi solo verbalmente?)
- che mi lasciassero di notte, fuori di casa, avendo dimenticato le chiavi nella toppa dall'interno, senza degnarsi di rispondere a ripetute telefonate e squilli di campanello disperato
- che la colf extracomunitaria analfabeta facesse perdere un sacco di tempo nel tentativo (fallito) di copiare lettera per lettera la ricevuta di un cliente precedente (senza riuscire nemmeno a trascrivere il nome corretto dalla carta d'identità nè a declinare al plurale "pernottamento").

Non ci si inventa un lavoro.
E non si viene perdonati se si lascia intuire di essere costretti al lavoro dalle traversie della vita.
Ma figurati.

La padrona di casa si è lamentata che alcuni clienti fossero fuggiti di notte per non pagare.
Non ha certo capito che la fuga era dovuta alla strategia di trattenersi da una pulsione che ho provato anche io a incendiarle il giardino.

Ci fosse una Unione Consumatori a cui far appello.

27/07/08

Architetto della Rotonda dell'Autostrada


Asfalto con decisione e senza appello chi ha disegnato la rotonda dell'Autostrada a Bergamo.

Possibile che non abbia prima provato su carta, con una semplice matita, le traiettorie?
Possibile che non abbia modellato i flussi su un plastico con macchine giocattolo?
Possibile che non si sia reso conto della inadeguatezza della soluzione proposta?
Possibile che non abbia fatto un giro, di certo con l'autista, per la verifica a chiusura lavori?
Possibile che chi disegna, chi autorizza e chi realizza una siffatta soluzione abbiano un genere qualsiasi di lavoro? conservino il diritto di accesso alla rete viaria? non si vergognino a mostrarsi alla guida?

Nel mio, di lavoro, quando sbaglio sistemo.
Anzi: prima mi viene fatto uno shampoo misurato sulla gravità dell'errore e poi sono tenuta (per contratto quanto per coscienza) a trovare una soluzione consona, che realizzo a gratis [avendo per di più imparato dall'errore].

In questo caso, nessuno si è preso dell'incompetente. E' stato chiamato a rispondere.
Nessuno si è presentato a sistemare. Nemmeno si dice di modifiche a piano.
Nel mio piccolo, non so a chi indirizzare il mio reclamo scritto o verbale di utente consumatore.

Quanti pensieri però gli rivolgo, ogni volta che rompo il flusso di autoveicoli in uscita dal casello, per salire sulla rampa della circonvallazione di Orio.

Ma per favore.
Che resti in casa a occuparsi dei suoi affari.
Mi gusterebbe se percorresse tre volte al giorno il mio tragitto. E non servono neppure gli orari di punta.

Lavoro da asfaltare.

12/04/08

Nuovo locale? pronto? grazie ma aspetto

E così Kristi ha aperto.

Lo aspettavamo da Natale, poi Pasqua, ora di getto ha spalancato le porte di vetro.

Ma noi avremmo preferito aspettare che si sentissero pronti.

Che disponessero di carta dei vini (o la imparassero a memoria), che insegnassero ai collaboratori la composizione dei piatti, che definissero una formula per capire se l'acqua la seconda volta è da servire con o senza gas, che si organizzassero per evadere la comanda in mezz'ora a portata, che fossero in grado di proporre il rompidigiuno e la piccola pasticceria.

Povato due volte, venerdì a pranzo e sabato a cena.

Non c'è grande pazienza per un conto che vede un prosecco sconosciuto (anche al sommelier che lo presenta e che non ricorda nemmeno il nome, pur essendo due i prosecchi in cantina) a 25 euro.
Il fatto è che sto lavorando in Valdobbiadene e conosco i prezzi medi (5 euro per ottimi prodotti).
Non solo.
Chiesto un parere al cameriere che (a volte) si ricorda di passare a guardare il nostro tavolo: ci racconta che il prosecco è un vitigno.
Mizzica: questo è compromettersi.

Attese due ore e mezzo per un doppio antipasto, non avendoci nemmeno portato l'antrè, avendo noi chiesto un rinforzino ai tre (3) grissini che ci hanno fatto compagnia per la prima ora.

Certo: è pieno di gente. Pieno di bella gente: tacchi, braccia nude, maschi giovani in piena carriera.
Sarà l'arredo di alto design (pulito quanto elegante, severo nel minimalismo ipertecnologico smussato dalla cantina a vista e dal parquet), saranno i piatti di alta cucina (soprattutto i piatti di alta cucina), sarà forse anche il sorriso della padrona di casa (tanto scintillante quanto non autonomo), a far perdonare il servizio approssimativo, faticoso, imbastito, molto poco espressione di un serving accademico, che ci si attendeva da parte di chi non è di primo pelo nel mestiere.

Per un pò aspetterò.

Che ne valga la pena, ne son certa.
A causa del coniglio con la polenta, eccezionali sia l'uno sia l'altra (strano trovare, in un locale di questo genere, una polenta così buona che sa di fumo e di fuoco. Strano in generale in un locale).
A causa del baccalà, servito in un trittico inedito, con cui colpisce per l'emozione e rimane nella memoria.
A causa del fois gras caramellato, al top di quelli finora sbafati: impanato di zucchero e sottile a sufficienza da non risultare allapposo, croccante fuori quanto burroso all'interno, brunito all'esterno e rosino dentro.

Ci ritornerò.

10/04/08

UBS alla Cantalupa

Finiscono i bicchieri.
Finiscono i piatti.
Servono il fritto di pesce dopo la distribuzione della piccola pasticceria.

Per cavallette che sfondano le auto nel parcheggio senza lasciare nominativo, è fin un'esagerazione di servizio.

17/03/08

Vigili parcheggiati contromano


Fermati per acquisto di fiori da fiorista, hanno parcheggiato in contromano, in corsia a transito consentito residenti, peraltro provenendo da una direzione solo per autobus e forze dell'ordine.

Vista la loro totale intransigenza e mancanza di comprensione, imperdonabili.

29/02/08

Schoneck a Falzes


Anche solo per la mis en place che contempla rose degne di Mortisia.
Per non parlare del servizio che include giovine cameriera sarda (carina) che chiede che le venga passato il piatto "poichè ha le braccia corte" o che dichiara che il posto è insignito di stella Michelin.
Non mi risulta, ma nel caso fosse davvero, che si vada a fare un giro in bagno.
Peggio delle ridotte di un autogrill.

23/02/08

Orme a Trescore

Apoteosi della mancanza di professionalità, alla faccia dell'articolo dell'Eco.
Come guardare una massa di bimbetti obesi buttarsi su tavolate preparate da Mc Donalds.
E' questa la qualità di un prodotto?
E' questo quello che la gente vuole?
Come si è detto durante, per fortuna quella non era la massa.

Incominciano con mezz'ora di ritardo, manco ci fosse da montare un palco per un'orchestra.
Peraltro il tastierista è messo parallelo al pubblico e la maggior parte del tempo ci darà la schiena.
Il teatro è stato riempito all'inverosimile, con gente ammassata sulle scale.
Gridiamo al fuoco e vediamo che succede?
Le maschere passano chiedendo nuove esibizioni di biglietti. Mah.

Dopo gran rumoreggiare di una platea impaziente, l'agente introduce la serata, presentandosi solo alla fine dello speech, rigorosamente condotto con la mano in tasca. Mi fan ridere quelli che fingono agio e consuetudine al rapporto col pubblico, arpionati a gioielli portafortuna raggiungibili dalla tasca.

Testi squallidi e miseri (alla faccia dell'articolo dell'Eco: perchè non ne riporta invece qualcuno, a prova della presunta ricchezza di significati?), melodie inesistenti, gran baccano a tutto volume
L'inneggiato batterista, egotico e presuntuoso, si scola una birra dietro l'altra (forse 15?), interrompe un pezzo strillando al tecnico del suono la presenza di rumori di fondo, è vestito e conciato che farebbe impressione in un raveparty: a 65 anni, sul palcoscenico di un teatro, mi appare vergognoso.
Il chitarrista accenna solo a qualche arpeggio elementare, grazie al supporto dei suoni simulati dalle tastiere. Già mi pare che abbia preso abbastanza stecche così, meglio non istigarlo ad altre esibizioni. Le parole che dice a commento sono semplici e davvero banali. Spesso inizia una frase e non sa come finirla. Sono 50 anni che fa questo lavoro? Pensioniamolo.

Nel frattempo gli addetti alle luci fanno del loro meglio per non evidenziare le pecche del concerto, annegando gli artisti in una nebbia (effetto scenico oggi da evitare visto quanto successo sulla A21 (rispetto a morti per quella vera?)) che li rende invisibili e illuminando con i pochi e deboli occhi di bue ora punti vuoti dello stage ora i musicisti a riposo.

Come chicca finale, avendo concluso di averne a sufficienza prima del termine ufficiale dello spettacolo, arriviamo a fatica a un'uscita di emergenza scavalcando corpi e borse e cappotti e ci ritroviamo in un campo sportivo CHIUSO.
Per uscire siamo stati costretti a SALTARE il cancello.

Poveri noi.
Questo è quanto la musica proponeva nel 70 come spunto di riflessione, fonte di cultura, innovazione e creatività.

Santo cielo.
Di chi siamo figli.

17/02/08

Hotel Muehlgarten

Asfaltiamo decisamente questo albergo Muehlgarten, quattro stelle di San Lorenzo di Sebato, con wellness annessa.
Motivi:
* pulizia e ordine
- pattume dimenticato in camere,
- capelli nella doccia,
- incrostazione zuccherina a forma di bicchiere sul tavolo
- tovaglia della colazione macchiata
- niente cuffia obbligatoria in piscina
- montagne di biancheria sporca, prodotti di pulizia, stracci, avanzi, distribuiti nei corridoi, tanto
da impacciare il passaggio
* camere
- consegna in ritardo della camera
- frigobar vuoto
- gran poco riscaldata
- solo un sapone, nemmeno la cuffia della doccia
- un solo asciugamano, peraltro nemmeno grande per la doccia
* colazione
- dichiarata genuina, presenta TUTTO confezionato, dalla macedonia al pane, dalle marmellate

al formaggio.
- Latte rigorosamente a lunga conservazione.
* presa in giro
- pantofoline e asciugamano DA AFFITTARE per una settimana

178 euro a notte.

Per favore.
Non andateci.

09/02/08

Pronto intervento

Di ritorno da scorribande in quel di Grumello, un paio di gg fa, sulla A4 passai accanto a un camioncino in fiamme su un'area di sosta.

Ma proprio fiamme fiamme.

Contro il parere del mio passeggero, composi il 113.
Mi presentai e dichiarai di stare percorrendo l'autostrada.
Al che l'operatore mi interruppe per passarmi la stradale.

La stradale rispose, mi presentai e dichiarai di stare percorrendo l'autostrada.
Al che l'operatore mi interruppe per lasciarmi in attesa.

Contai 13 squilli prima che qualcuno mi rispondesse (scortesemente) per darmi retta.

Meno male che non era un'urgenza.

26/01/08

Sarah Jane Morris

Oh no, non asfaltiamola, anzi!

Ci è molto piaciuta con quella sua voce che pare migliorare col tempo, se è possibile migliorare col tempo dopo i 30 anni...
Una voce che gratta l'anima.

E la usa per divertirsi: lo riesce a trasmettere.
Come le scarpe e l'acqua.

Grazie Sarah!

01/01/08

Chi si arroga diritti ..

.. che non ha.

Ho assistito oggi al cinema a una scena indisponente.
Un' anziana, forte forse della chioma albina, ma probabilmente abituata fin dal castano naturale alla supponenza, si rifiutava di spostarsi di poltrona pur occupando un posto diverso da quello prenotato che era invece destinato a una ragazzina accanto al genitore.

Ma come.
Non dovrebbe essere che i detentori di tessere argento abbiano maturato, nel tempo, il rispetto assieme alla saggezza? non dovrebbe essere che siano loro quelli più civili e obbedienti a norme scritte e non, proprio per l'aver a lungo abitato nel mezzo della comunità che li dovrebbe avere naturalmente resi propensi ad accettare e riconoscere le norme della creanza e del buon gusto negli atteggiamenti così come nella discussione?

Invece 'sta sfacciata vecchiarda, di bianco vestita, brandendo un bastone dal pomolo argenteo, è giunta a minacciare la madre della ragazzina, la quale con incredibile tono aggraziato (io dovevo trattenermi dal sollevare di peso la vecchia) cercava di sostenere le ragioni per cui questa avrebbe dovuto sedersi al posto assegnatole.

Non è certo il primo episodio di arrogante anzianità da punire, avendone un esempio prossimo, ma trasecolo ancora come un'ingenua.

E' evidente che non c'è limite di età alla maleducazione, la sfacciataggine, la prepotenza.
Anzi.

31/12/07

Ristorante Collina

Avendolo provato sulla pelle, mi chiedo come possa essere nominato dall'Eco tra i migliori ristoranti locali. Troppe pecche, di sostanza, di servizio, di forma, perchè possano essere recuperate in una stagione.

Quindi asfaltiamo.

Asfaltiamo pure l'Eco, troppo spesso privo di dignità di quotidiano locale, nonostante la presenza di amici giornalisti.

E già che ci siamo, asfaltiamo chi se la tira a 1000 senza avere dietro l'arrosto, ovvero chi vende fumo senza sostanza.

E dunque per giustizia (ma facciamo giudizio o solo sentimento?), anche chi si lascia comprare dalla forma, dai D&G, dalla griffe senza qualità, dai nomi altisonanti senza skill.

Mi chiedo.
Ma quale serietà?
Quale faccia tosta?
Essendo questo lo scenario comune, probabilmente sono io l'anomalo.

Come la vita insegna.

25/11/07

I film che non fanno sognare

22/11/07

I suonatori di piffero

Asfaltiamo chi ti imbesuisce con melodie lusinghevoli, melliflue quanto ridicole, millantando una potenza sperimentata, decantando doti da superuomo, assicurando unicità, dedizione, conoscenza e controllo, garantendo fuochi d'artifizio emozionali.

Asfaltiamo chi ci crede.

09/10/07

parchimetri all'ospedale

Asfaltiamoli.

Asfaltiamo pure le multe per sosta a cavallo delle strisce delimitanti il parcheggio.
L'appetito delle casse comunali non può spingersi a tanto: guadagnare sulla malattia, sul pronto soccorso, sulle emergenze da patologia ovvero sull'inciviltà di chi occupa due posti autorizzati dalla complicità dei vigilantes che non intervengono a difesa dei diritti dei residenti ma che li multano causa colore.

27/09/07

chi non ci ama

26/09/07

le piccole cose aiutano

Asfaltiamo gli alberghi squallidi, dai colori verde pastello, con le tende di plastica, le stanze grandi come un fazzoletto e pareti cartongesso in bagno.

Gli alberghi con le docce che non ci si può girare mentre ci si lava i capelli senza urtare il box di plastica rumoroso quasi fosse lamine di vetro, con i copriletti lucidi di acrilico che fanno cadere le coperte in più, apparecchiati con due brandine separate, senza posto per la valigia, una scrivania larga 20 cm e con un armadio a muro chiuso da una tenda.

Gli alberghi con sfingi di gesso all'ingresso, statue greche e orpelli di ferro battuto in giardino.

Possibile sia così difficile convogliare altrimenti l'investimento?

Anche se l'ulivo ENORME all'ingresso, i pavoni nel prato e le chiome di alberi fuori dalla finestra e i galli che cantano alle 6 e mezzo e le camere con un finestrone nel tetto e la cameriera che si ricorda dopo un solo giorno che chiedi il cucchiaio per i kiwi e te lo porta con un sorriso appena entri in sala, aiutano molto a sopportare...

20/09/07

trasmissioni radiofoniche

Asfaltiamo i posti in cui si va a bere due bolle o a infilare le ginocchia sotto un tavolo, che trasmettano suoni dalla radio.
Mi aspetto che ci sia si una musica in sottofondo, e non la radiazione a 4 gradi kelvin del vuoto universale, ma che le melodie scelte non siano inframezzate da speaker o pubblicità.

Potrebbe essere chitarra classica latinoamericana o una voce nera o interpretazioni del canon in d o lounge o pure zen con uccellini e onde del mare.
No i rumori, no la musica da sentire, no l'opera se la sala è occupata da più di 4 persone, no i ritmi africani tribali, assolutamente no la televisione accesa.

13/09/07

happy hours e mediocrità

Ma assolutamente da asfaltare i buffet dell'happy hours con pasta scotta, baguette condita da salsa di pomodoro direttamente dalla latta, piadina con maionese e una rondella di zucchina acida, pezzi di pollo fritti nell'olio motore, finta pizza fatta di colla.

Asfaltare i cestini di pane della maggior parte dei ristoranti, chissà se meno peggio i granetti del mulino bianco o i panini resi immasticabili dal microonde.
Possibile sia così difficile affettare un pane d'altamura o un toscano senza sale?
Non avendo alcuna preparazione in materia (se non frustranti vissuti di cicciosa fruitrice appassionata dal carboidrato) ed essendo il fenomeno tanto diffuso, arguisco che si, sia molto difficile.

E allora?
Per questo va ingoiato il boccone?

Festa all'olio che non sia Sasso nè Carli, ma un evo ricercato presso il produttore.
Festa ai suggerimenti accompagnati da sorrisi.
Festa all'Anteprima, ineccepibile.
Festa alle cose da dire, alle cose dette, all'esporsi, al compromettersi, al giocare prendendo posizioni.

Abbasso chi si dimentica, chi surfeggia di onda in onda, chi cambia idea troppo spesso e chi non la cambia mai..

12/09/07

significati e accezioni

Asfaltare è nato con l'intento chirurgico di radere al suolo certe coltivazioni senza valore se paragonate ad altre.

(spontaneo e immediato il quesito sul valore dell'assoluto e del relativo)

L'accezione originaria è andata adattandosi al nuovo utilizzatore, che, impiegando il verbo medesimo in modo il più delle volte impertinente rispetto a quella, l'ha piegata a significati più simbolici, con talvolta risvolti autoironici e allusivi dell'assenza di una personalità autonoma.

A chi non lo capisce rivolgo un pensiero speciale: peccato, ma non a tutti piace lo stesso gioco.

11/09/07

hangover

C'è negli antipodi, nel contrasto assurdo, nel diverso in natura, un filo che se lo tiri ti fa sentire vicino a una verità che le cose di tutti i giorni nemmeno sfiorano.

C'è nel lampo e nel tuono, una forza che manca alla giornata serena; c'è nella febbre, nell'incubo notturno, perfino in una sbornia, un idefinibile atto di chiarezza, di certezza improvvisa.

Quando qualcosa sconvolge, dice molto di più di quel che si è abituati a sentire.

L'inspiegabile, l'unico, arriva a squotere, svegliare da un sonno di ordinarie concilianti abitudini.

10/09/07

insight

Asfaltare i Questa volta sarà diverso

Credere di cambiare (fuori, dentro) è la dimostrazione più evidente di assenza di insight

09/09/07

Omo e etero

Asfaltare gli etero che guardano gli omo arricciando il naso è ormai anacronistico: fuori moda e quasi vergognoso di avere giudizi negativi, l'etero che tiene lontano l'omo è una rarità.

Asfaltare gli omo che mostrano saccente disgusto per gli etero mi pare invece più pertinente: quanti omo destinano a chi non palesa analoghe inclinazioni, smorfie malcelate e occhiate di antipatia?

O è forse un vissuto solo personale?

08/09/07

Asfaltare chi fa finta di niente

Asfaltare quelli che non si fanno mai sentire e che attendono le iniziative degli altri
Asfaltare il riso biologico che non tiene la cottura e sa di torba
Asfaltare la tecnica comportamentale del muso e chi la adotta
Asfaltare chi vende i miei dati alle signorine delle proposte commerciali fatte tramite telefonate serali inopportune
Asfaltare il sale fino
Asfaltare i custodi dallo sguardo allapposo e i vicini impiccioni
Asfaltare il sangue di giuda
Asfaltare Vista
Asfaltare i fornitori che non pagano e hanno un'amministrativa saccente
Asfaltare il cercafacile a 1,74 euro al minuto
Asfaltare il telefono che quando cade, colpisce la punta della scarpa che si sta alzando nel passo e si fa scaraventare contro il bordo del marciapiede opposto mentre si attraversa di corsa un semaforo rosso

04/09/07

4 squilli

Asfaltare le telefonate insistenti, soprattutto quelle di chi sente che sei in linea con qualcun altro e persevera, come a dire di essere più importante e richiedere l'interruzione dell'altra conversazione.

contare 4 squilli e chiudere.
vi richiameranno.


Asfaltare le mail senza oggetto.
Come si riconosce il tema? come si vede a occhio che cosa contiene?

ma non è ridicolo un subject così 'A cena con la Fondazione Slow Food per la Biodiversità: domenica 23 settembre ore 20,30 presso Locanda Gancia,' con la virgola finale, a indicare che c'era pure una seconda riga ... ? non bastava 'Cena per la Biodiversità - Stefano Belbo 23.09'. Se faccio doppio click per adattare la larghezza della colonna perdo le info della data e. poi, che me ne faccio di questa sbrodolata?


Asfaltare chi guida come dormendo.
Per chi usa l'automezzo in modo esteso, magari ha di fronte 40 km da percorrere in 20 minuti (rispettando i limiti), il driver che si muove in un liquido amniotico, con palpebre a mezz'asta e iniziative azzerate, che mette la freccia per entrare in una rotonda, frena per cambiare corsia, aspetta che non ci sia nessuno nessuno ma proprio nessuno all?orizzonte per superare una precedenza, via: asfaltare, asfaltare.

Asfaltare chi parcheggia occupando due posti e ci lascia la macchina per 3 gg.


Asfaltare i titoli di giornale banali (Eco di Bg, prima pagina oggi: 'Aborto: cambia idea vedendo gli occhi di una mamma')
Asfaltare gli articoli mistificatori (Eco di Bg sull?incendio di 4 auto in piazza Santo Spirito: completamente stravolto [causa ritardo dell? intervento, da una macchina hanno preso fuoco le altre. Non c?è stato alcun intervento tempestivo, non c?è stato l?appicco diretto a 4 macchine]).
Asfaltare le chiese sempre chiuse e i campanili visitabili solo durante le feste del patrono, a orari non pubblicati, a 2 euro l?ingresso (che strano. Credevo che la chiesa aiutasse i poveri. Forse i poveri in spirito).

31/08/07

Parole parole parole

I quaqquaraqquà: questi li asfaltiamo da subito, per piacere.

Che non sono solo quelli che sanno di parlare al vento, giusto per dar aria alle corde vocali, con iperboli montate di albume su un reale insipido e insapido.

Non sono solo quelli che usano fare discorsi che non capisce nessuno, a meno di consultazione on line del Devoto Oli, per vetustà di termini, involuzione di sillogismi e numerosità di fronzoli lessicali, inefficienti e inefficaci.

Sono soprattutto quelli che non colgono (non conoscono? non credono? non sentono?) la potenza delle parole e le distribuiscono ingenuamente con superficialità, senza considerare che, per chi li sta ascoltare, hanno invece un significato, un peso, un valore.

Piuttosto, silenzio.

12/08/07

Esporsi

Prime indicazioni su quanto da asfaltare senza indugio in base alle recentissime esperienze
  • la gestrice del Mandorlo di Varano, inabile a valorizzare un bel posto, inetta nella conduzione più elementare e pure poco simpatica
  • il Collina di Almenno, ove servono con strafottenza champagne caldo e asparagi dal presunto orto estivo, irridendo a chi chiede le stelline dello Zacapa
  • la crisi dei mutui (perseverare, perseverare)
  • la Motorola che cuba una memoria da 40 sms e poi li perde senza preavviso; quasi la Nokia che ha batterie che svengono dopo 4 mesi dall'acquisto/regalo
  • le colf a 12 euro l'ora
  • chi fa fotocopie a colori di permessi di parcheggio per residenti o (orrore!) handicappati
  • i bar chiusi il 15 di agosto

Al contrario in base a storico e continuo vissuto

  • i vigili, esseri non vigili e neppure anche solo svegli

10/08/07

Penelope

e la sua tela.

L'importante è non demordere.

02/08/07

si comincia la' dove si finisce

Come sempre succede, spossata fenice risorta da terreno bruciato, una iniziativa da tempo progettata.
In fondo è semplice la vita: sono i sogni ad apparire complicati.

Un pensiero a quanti non possono giocare con noi.
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